Andare in palestra? Ottima idea. Mangiare più sano? Senza dubbio, un’opportunità di miglioramento. Affrontare quegli scatoloni accumulati nel garage? Un’impresa titanica, ma prima o poi ce la farò!
Ma in cima alla lista dei buoni propositi, potremmo mettere la nostra casella di posta elettronica. Nel corso del tempo ci siamo abbonati a newsletter gratuite, riceviamo spam, alcuni messaggi li abbiamo filtrati e finiscono in una cartella DA LEGGERE che poi non leggiamo mai.
Oggi voglio portarvi in missione, scorrendo ogni mail ricevuta e relativo mittente, e valutandone il destino. Vi propongo 4 alternative:
- È OK. La teniamo nell’Inbox
- È OK. La teniamo, ma non richiede azione immediata. Deve andare in una cartella secondaria, non quella famigerata DA LEGGERE (che non poi leggiamo mai, l’ho eliminata!), bensì in una cartella DA FARE che apriamo quando ha raggiunto 10 messaggi. Così evitiamo interruzioni continue da parte di messaggi importanti ma non urgenti
- È SPAM. Blocchiamo il mittente
- Non è SPAM ma non ci interessa più. UNSUBSCRIBE
Ogni decisione deve essere deliberata, ogni opt-out è intenzionale. E questo ci deve far riflettere. Come leader, abbiamo abitudini e comportamenti indesiderati che si insinuano e riemergono sottilmente. È ora di eliminarli. Come diceva Joe Gambardella, protagonista di La Grande Bellezza: “La più consistente scoperta che ho fatto, è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare”.
In un mondo ideale, se chiedeste a persone di valore cosa vogliono perdere, le risposte potrebbero essere eloquenti:
- Smettere di provare a risolvere tutto da soli e creare una leadership collettiva
- Non cercare solo certezze, iniziare a navigare con curiosità e agilità
- Uscire da situazioni senza senso, cercare contesti e prospettive di significato
- Smettere di orecchiare banalità, sintonizzarsi su punti di vista di valore
Quindi, cosa potremmo mettere nella lista delle cose da disdire oggi? Ecco 5 idee:
- Abbandonare il sentire, abbonarsi all’ascolto. È una lamentela comune: “Non mi stai ascoltando”. C’è una grande differenza tra sentire e ascoltare, in particolare ascoltare ciò che non abbiamo voglia di sentire
- Deselezionare il semplice interesse, cliccare sul vero impegno. Quando siamo sinceramente interessati, ci connettiamo facilmente con gli altri. È così che si favoriscono nuove relazioni. È la legge di Metcalfe (il valore di un sistema di comunicazione cresce con il quadrato del numero di persone collegate): la rilevanza della nostra rete cresce con ogni connessione che creiamo, una conversazione alla volta
- Rinunciare al performing a favore del transforming. Non è sufficiente andare avanti se contemporaneamente non si cresce e si evolve. Pensate alla vostra azienda: un insieme di rapporti a cascata, collaborazione e comunicazione. È il modo in cui ci impegniamo, innoviamo e co-creiamo che fa la differenza
- Attivare nuove iniziative e anche rischi. Con tutte le pressioni che ci sono nel mondo, è naturale rintanarsi. L’antidoto? Impegnarsi di nuovo, cercare punti di svolta. Senza investimento, niente crescita
- Abbonarsi a ciò che non conosciamo. La conoscenza è ciò che sappiamo, la saggezza è capire cosa non sappiamo, l’apprendimento è un ponte posato su 3 pilastri: motivazione, sviluppare capacità, applicare ciò che si è appreso
L’ironia, naturalmente, è che state magari leggendo questo messaggio in una e-mail e con un clic potreste annullare l’iscrizione… a me. In effetti, questa è la decisione di tutti noi, intenzionale e deliberata. Cosa sottoscrivere e disdire. Adesso.
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