[ITA] [ValuePoint, il ruolo del canale] Siete leader o manager?

Amici del canale, i termini “leader” e “manager” vengono spesso considerati sinonimi, ma in realtà non sono interscambiabili.

Pur essendo entrambe le parole utilizzate per definire gli executive, le espressioni “leader” e “manager” non hanno lo stesso significato. Un imprenditore a capo di un’azienda può, infatti, gestire il proprio lavoro secondo la logica del “one-man-show”, ricoprendo il ruolo di manager o leader o ogni altro ruolo (secondo il grado di sviluppo della società). Tuttavia, quando l’azienda avrà raggiunto dimensioni importanti e sarà quindi “adulta”, dovrebbe porsi come obiettivo quello di diventarne il leader.

Per quanto i manager anche esperti possano essere considerati persone che partecipano allo sviluppo del proprio team, questi si focalizzano principalmente su mansioni e compiti del quotidiano e sui dettagli. I manager operano sulle azioni da realizzare per fare in modo che l’attività cresca gradualmente: ad esempio assicurandosi che il progetto di un cliente stia procedendo secondo i piani, ricevendo una proposta dall’esterno, o accertandosi che ogni settimana il team commerciale porti a conclusione degli affari. I leader, al contrario, devono guardare più avanti e trasformare i bisogni di tutti i giorni in strategie e obiettivi di lungo periodo. Gran parte del lavoro di un leader è di dare l’ispirazione a chi mette in pratica quelle stesse strategie.

Un leader sa come adunare le persone attorno alla propria “vision”, sa come aiutare ciascuno a comprendere l’importanza del proprio ruolo all’interno dell’organizzazione e motivarlo a raggiungere i propri obiettivi. Si tratta di “coach” o “mentor” che non perdono tempo cercando di evidenziare la propria figura, ma piuttosto attribuiscono ad altri il merito dei traguardi raggiunti. Sono i leader e non i manager a determinare i cambiamenti all’interno di una società, riflettendo sui rischi e sui riconoscimenti e facendo da monito e guida agli altri sui valori dell’azienda.

In qualità d’imprenditori e manager/leader del canale dovremmo posizionarci a vari livelli della scala di sviluppo che va dal manager al leader. Di seguito vi propongo alcune delle strategie che possono aiutarvi a diventare leader.

  1. Pensare in avanti svincolandosi da alcune dinamiche del quotidiano

Se siete dei leader, dovreste concorrere allo sviluppo di chi è dotato di grandi potenzialità. Iniziate quindi con il lasciare andare alcune delle responsabilità che si ripetono su base quotidiana. Poniamo il caso che abbiate in gestione uno o più progetti. Quasi sicuramente starete delegando a diverse persone il lavoro, stabilendo degli obiettivi e misurando i passi fatti in avanti. Dovrete continuare a fissare obiettivi e risultati da raggiungere, assegnando però ad altri l’organizzazione dei compiti. Potrete essere voi a stabilire i parametri con cui misurare le performance e il raggiungimento di obiettivi, ma lasciate poi che sia qualcun altro a occuparsi di misura e analisi del lavoro, interpretando l’attività del team.

Forse la parte più importante del saper pensare in grande è il puntare l’attenzione sul metodo con cui sviluppare, motivare e fornire ispirazione ai collaboratori. Del resto, laddove i dipendenti sanno che qualcuno ha a cuore la propria persona e vuole parlargli della loro carriera, laddove vedono che qualcuno li supporta nel proprio percorso, offrendo opportunità di crescita e di formazione, proprio in queste organizzazioni si registrano importanti fenomeni positivi quali bassa mobilità, vendite elevate e maggiore produttività.

In qualità di leader non dovrete interessarvi personalmente troppo alle attività svolte e ai risultati ottenuti, ma dovrete pensare a come aiutare coloro che lavorano per voi a diventare persone di successo che fanno sempre del proprio meglio. Si tratta di un lascito molto più duraturo, di un’eredità che rimane nel tempo, molto oltre la conclusione di uno specifico progetto.

Imparare a svincolarsi significa imparare a delegare in modo efficace. Come manager avete interesse a essere coinvolti nel più alto numero possibile di attività perché vorreste trovarvi nella posizione di poterle controllare e anche di poter attribuire a voi stessi il merito dei risultati raggiunti. Al contrario, in qualità di leader non avete questa necessità di auto-attribuirvi il merito di risultati positivi: ogni volta che si presenta un nuovo incarico, dovreste chiedervi se c’è qualcuno all’interno dell’azienda in grado di svolgerlo in maniera efficace. E se questa persona esiste, allora sarà bene delegare.

È proprio questo uno dei fattori portanti di una leadership intelligente: delegare il giusto in modo da mantenere per se quel raggio d’azione che ci consente di concentrarsi sulle responsabilità proprie di un leader. Pianificate il lavoro e stabilite delle priorità in modo che il vostro team possa lavorare nel migliore dei modi e raggiungere obiettivi di successo. Delegate il lavoro operativo facendo sì che a ciascuno siano conferiti dei poteri e deleghe e ognuno sia portato a fare del proprio meglio dispiegando le proprie forze.

  1. Contribuire allo sviluppo del team

In qualità di leader, dovrete indirizzare le forze, gli interessi e le passioni di ciascuno dei vostri dipendenti in modo da farli crescere. E questo perché quando il singolo eccelle, il team e l’organizzazione tutta, diventano eccellenti di conseguenza. Mettere in connessione gli obiettivi di performance della società con lo sviluppo individuale, vi consentirà di dare al personale le giuste opportunità di crescita e formazione.

E in questo senso è fondamentale organizzare con regolarità incontri in cui discutere delle modalità per rendere tutto ciò possibile nel concreto. Insieme potrete identificare punti di forza e di debolezza (gli elementi sui quali ogni dipendente vorrà lavorare) e di comprensione del modo in cui questi vedono il proprio sviluppo.

Stimolate quindi la crescita e la formazione delle persone, condividendo col team le informazioni che riguardano le attività dell’organizzazione, e siate quanto più trasparenti possibile quando parlate delle sfide che la vostra azienda affronta e della direzione che le state dando. Ad esempio: nuove aspettative da parte dei clienti, nuovi piani strategici emergenti, nuove tendenze economiche o di settore che hanno un’influenza sull’attività.

Incentivate il vostro team a condividere le proprie opinioni o dubbi, insieme ai suggerimenti. Organizzate incontri con ciascuno dei dipendenti per parlare delle loro ambizioni lavorative e interessi, in modo che questi vengano perfezionati. Quanto più riuscirete ad approfondire questi aspetti, tanto più riuscirete a incrementare le opportunità di sviluppo vostre e del team.

  1. Radunare il team attorno a un obiettivo o una “vision” comune

Uno dei passi fondamentali per esser certi che il vostro team sia allineato su un obiettivo comune è comunicare il vostro intento e farlo in fretta, con frequenza e semplicità.

Un atteggiamento di resistenza da parte del team può talvolta dipendere dalla vostra mancanza di chiarezza. È verosimile che siate così presi dalla vostra vision e dai vostri fini da non riuscire a immaginare quanto questi non siano poi così chiari agli altri come lo sono a voi. Insistete con i membri del vostro team affinché s’instauri un dialogo aperto e onesto su specifici obiettivi e sui piani messi in atto per raggiungerli. Se dovete spiegare nei dettagli i motivi per cui una determinata strategia andrà a migliorare, ad esempio, la produttività in un’area, allora prendetevi tutto il tempo che vi serve per farlo.

E abbiate un occhio di riguardo per coloro che, a differenza di chi mira al semplice obiettivo operativo, si dedica al lavoro con tutto se stesso. 

Concludendo

Amici del canale, ogni giorno, verrete messi alla prova su questi principi: vi siete concentrati solo sulla qualità delle decisioni o siete consapevoli anche del processo con cui tali decisioni sono state prese? State riuscendo a soddisfare le esigenze dei vostri clienti? E, per farlo, avete a disposizione un team coeso, informato e motivato? E di questo team, siete il manager o il leader?

Ricordate che possiamo avere gli obiettivi e le capacità di una grande organizzazione mantenendo lo spirito e il cuore tipico di una piccola società. Ma per farlo dobbiamo davvero volerlo. Da veri leader!

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