Che cosa è l’Internet of Things nel settore del retail/shopping?

L’Internet of Things porterà le società del settore retail, ivi comprese le società del fashion, a conoscere meglio i propri clienti, adattare la propria offerta alle loro esigenze e fornire una migliore esperienza d’acquisto tramite sensori e i c.d. big data analytics. E’ ancora presto per identificare le aree di maggiore crescita dell’IoT nel settore retail, ma le seguenti sembrano quelle di maggior interesse al momento.

Distribuzione multichannel

Viene di solito denominata come “me-tailing” e si riferisce all’abilità dei retailer di raccogliere dati in tempo reale relativi ai propri clienti da diverse fonti come il canale mobile, i social media, i dispositivi messi a disposizione dei clienti nei negozi e, nel futuro molto prossimo, tramite le tecnologie indossabili, in modo da consentire interazioni tra il retailer e i clienti molto personalizzate nel senso che l’offerta sarà customizzata alle preferenze del consumatore.

L’analisi delle preferenze e del comportamento dei propri clienti diventerà essenziale al fine di mostrare il prodotto giusto al cliente giusto. Ciò avviene già di frequente negli store online e sta notevolmente aumentando anche nei negozi fisici, ma richiede un’analisi dettagliata dei gusti del consumatore tramite una profilazione dello stesso.

Allo stesso modo, il bisogno di rendere più semplici e più facilmente accessibili i mezzi di pagamento rappresenta una delle aree in cui l’Internet of Things ha maggiori potenzialità di crescita. I nostri smartphone, smartwatch o anche le tecnologie indossabili saranno in grado di comunicare con il sistema di gestione dei pagamenti del negozio al fine di consentire i pagamenti in modo più veloce e comodo.

Tracciamento degli oggetti e dei clienti

L’utilizzo di tecnologie RFID avviene già di frequente nel settore retail al fine di prevenire i furti, ma le stesse tecnologie sono e saranno sempre più utilizzate anche per raccogliere informazioni sui propri clienti, le loro preferenze e il luogo in cui si trovano, e al tempo stesso per gestire l’inventario del proprio negozio, anche nell’ottica di una integrazione con la piattaforma di vendita online. Allo stesso tempo, i c.d. codici QR sulle etichette dei prodotti consentono di fornire informazioni aggiuntive relative ai prodotti e di compiere attività di marketing nei negozi stessi.

Ma l’Internet of Things viene di solito identificato con l’utilizzo di sensori. Questi possono essere utilizzati nel settore retail al fine per esempio di cambiare un’area del negozio tramite dei display interattivi quando un cliente si trova nelle vicinanze. Tuttavia possono essere utilizzati anche per tracciare e misurare il flusso di clienti in certe aree nel negozio facendo un’attività di in-store analytics.

Gli addetti ai lavori vedono le maggiori potenzialità per l’Internet of Things nel settore retail attraverso le applicazioni Bluetooth Low Energy (BLE) di solito denominate “beacon e tecnologie simili. La maggior parte degli smartphone e delle tecnologie indossabili sono già dotati di tali applicazioni che consentono al dispositivo di comunicare con i beacon situati nei negozi al fine di consentire ai retailer di tracciare i propri clienti ed inviargli ad esempio comunicazioni, mentre gli stessi visitano il negozio.

Il principale vantaggio dei beacon è che consentono di identificare il luogo in cui si trova il cliente con un’approssimazione molto dettagliata (circa 5/10 metri) il che rende le attività di marketing, tracciamento e pagamento nel negozio molto più efficaci. E ad esempio i clienti potrebbero ricevere comunicazioni di marketing sul proprio smartphone quando si avvicinano ad una sezione del negozio in cui sono disponibili prodotti in promozione.

Ma quali sono i rischi legali?

Le tecnologie dell’Internet of Things si basano per propria natura sulla raccolta di dati relativi agli individui, alla loro analisi sia con riferimento ai singolo che in forma aggregata tramite i c.d. big data e il loro utilizzo al fine di aumentare l’efficienza e le vendite tramite la fornitura di servizi ed iniziative di marketing customizzati.

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