[ITA] [Interazione Umana e Tecnologia] La piramide organizzativa è agli sgoccioli

Abbiamo sviluppato competenze ed esperienze nel supporto consulenziale alle aziende e nel capire le aree di ottimizzazione e crescita per diversi nostri clienti. Ti va di leggere le parole di apprezzamento che hanno speso per noi? O, ancora meglio, perché non ne parliamo di persona?

Su questo argomento ti proponiamo un articolo di Andrea Farè che parla di organizzazione: Organigrammi e job description risultano sempre meno adatti a rispondere alle esigenze di contesti mutevoli, in cui una domanda aggregata tendenzialmente in contrazione,  costringe le aziende a vivere sul chi va là e a reagire in modo fulmineo per poter sopravvivere cogliendo e anticipando ogni possibile nicchia, sfumatura, trend di mercato.

L’imprenditore moderno ragiona ormai quasi come un trader, è finita l’epoca delle grandi integrazioni verticali in cui una domanda elevata e costante spingeva il produttore  a gestire tutto internamente, dalle miniere di metallo alle concessionarie, oggi tutto si deverticalizza, si ragiona quindi per ecosistemi in cui le aziende sopravvivono come organismi delicati posti al continuo vaglio della selezione naturale. E in questo contesto diventa sempre meno rilevante la strategia, almeno nel senso tradizionale di  pianificazione anticipata d’indirizzi futuri di medio lungo termine.

La strategia diviene sempre di più un’euristica di continua riprioritizzazione relativa tra possibili azioni benefiche implementabili simultaneamente, piuttosto che un piano dettagliato di cosa includere e cosa escludere a priori (e quindi in sostanza di cosa essere) nel corso di un intervallo temporale t con inizio al tempo presente.

Laddove la strategia di lungo termine, e declinata top-down, perde significato, anche l’organizzazione verticistica e scolpita nella pietra ne esce fortemente sminuita, la piramide organizzativa sta attraversando una piena, lenta agonia:

  1. Identifica persone e ruoli
  2. Distanzia luoghi di decisione da luoghi di  informazione
  3. E’ vincolata a necessità di riprogettazioni continue

Distanzia Decisioni e Informazioni

Le organizzazioni piramidali sono disegnate per verticizzare il processo decisionale, le informazioni fluiscono dai margini verso l’interno attraverso chi opera sul campo, per giungere ad un centro decisionale in cui una strategia viene decisa e poi declinata verso i margini per essere eseguita. Questo approccio se da un lato garantisce intrisecamente coesione nell’azione è tuttavia viziato da una serie di distorsioni:

  • L’intervallo temporale di mutazione delle informazioni alla fonte è spesso inferiore a quello richiesto dalle informazioni per effettuare il round-trip (margine –> vertice –>margine)
  • Gli step di aggregazione e disaccoppiamento (i vari strati di manager che separano origine da destinazione) introducono spesso distorsioni e filtri per motivi utilitaristici di ruolo (es: omissioni di informazioni che potrebbero generare troppo lavoro per loro vs omissioni di informazioni che darebbero ai superiori visibilità su errori e disattenzioni)

Questa distanza rende le organizzazioni tradizionali lente e prive di focus nel prendere decisioni reattive rispetto al mutato contesto ambientale.

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