[ITA] [01net] L’edge computing di Gig Technology arriva in Italia

Gig Technology è una società belga che fornisce soluzioni per scalare la propria infrastruttura digitale verso l’edge e che oggi fa tappa per la prima volta in Italia con un roadshow.

Suo obiettivo è offrire la prima soluzione di edge cloud completamente automatizzata, scalabile e multi-tenant per snellire le infrastrutture digitali aziendali.

A bordo di Gig Technology, in qualità di Board Advisor & Regional Director Europe South c’è Nino D’Auria, vecchia conoscenza del mondo Ict italiano.

Nino D’Auria, Gig Technology

Prima di unirsi nel 2018 ai fondatori di Gig Technology, D’Auria ha ricoperto la carica di Head of IT Services & Solutions Hub South Central Mediterranean in Ericsson. Dal 2012 al 2015 è stato Vice President EMEA Channels di Riverbed Technology. Dal 2009 al 2012 ha rivestito il ruolo di Amministratore Delegato di Lutech. Nel 2005 era Amministratore Delegato e Direttore Generale di Emc e prima ancora Direttore Commerciale Ha iniziato la carriera professionale nel 1989 all’interno della Divisione Sales di Digital Equipment Corporation.

In Gig Technology D’Auria è responsabile delle strategie di business della compagnia nell’area geografica dell’Europa meridionale, che comprende l’Italia, della sua affermazione e della crescita nella regione.

Secondo Gartner, l’80% delle grandi aziende chiuderà i propri data center entro il 2025 e saranno 25 miliardi i dispositivi connessi che genereranno un’enorme quantità di dati. Il ritmo dell’innovazione spingerà le aziende a rivoluzionare le proprie operation verso modelli di business più agili, servendosi di cloud ed edge, per processare ed analizzare i dati il più vicino possibile a dove vengono generati.

Gig Technology ha sviluppato una piattaforma in grado di risolvere i molteplici casi di utilizzo di cloud ed edge in un’unica soluzione, che analizza ed elabora i dati offrendo risultati immediati e automatizzando il rilascio di applicazioni ovunque nel mondo e al minor costo possibile.

Automazione cloud ed edge

La soluzione di Gig Technology si basa su due componenti.

G8 è un’infrastruttura software cloud native che consente di utilizzare gli strumenti di automazione standard del settore per implementare cloud pubblici e privati ovunque.

Gig Play è un layer di automazione, cambierà il modo in cui i team IT e DevOps guardano all’implementazione dell’infrastruttura e delle applicazioni, introducendo un framework di automazione standard del settore per l’implementazione e la gestione delle applicazioni.

Comne spieg D’Auria, Gig Technology supporta le aziende nella creazione di ambienti di sviluppo agili, basati su tool standard, come Terraform e Ansible, Kubernetes, e con la possibilità di rilasciare le applicazioni dove servono, vicino all’utente.

Il tool di automazione Gig Play in particolare, «consente di tagliare drasticamente i costi e aumentare il profitto aziendale, azzerando i rischi di sicurezza ed eliminando lo shadow IT. In definitiva Gig Technology permette l’agilità e la scalabilità necessarie per operare nell’era digitale, garantendo efficienza e riducendo i tempi di go-to-market».

G8 Cloud, l’infrastruttura

La componente di storage all’interno della piattaforma GigG si basa su una moderna architettura storage e offre una varietà di funzionalità pensate appositamente per i casi di utilizzo del cloud.

Quando si esamina una piattaforma cloud in relazione allo storage, uno dei parametrichiave di valutazione è il miglior rapporto qualità/prezzo sia in termini di capacità sia in termini di carichi di lavoro del sistema operativo. Tutto questo è già implementato sulla piattaforma di GIG attraverso l’introduzione di diverse tecnologie, una delle quali segue un approccio a più livelli.

L’approccio a livelli consente di memorizzare i dati attivi su SSD (Solid State Drives) e dati a freddo inattivi su HDD (unità disco rigido). Oltre all’approccio a più livelli, GIG ha introdotto la codifica della cancellazione che permette di memorizzare i dati in modo più efficiente rispetto al tradizionale back up di dati estraendo le informazioni su più unità e aggiungendo un segmento di parità su di esso per ricalcolare i dati se i componenti hardware, come il disco, non dovessero funzionare.

Esiste poi un ulteriore passaggio per ridurre i costi, che consiste nell’ottimizzare la distribuzione dell’immagine del sistema operativo attraverso la deduplicazione. La deduplicazione del modello del sistema operativo memorizza solo le differenze per ogni istanza del sistema operativo fornita ai clienti finali. Di conseguenza, le esigenze di storage per le immagini del sistema operativo riducono drasticamente i costi di archiviazione complessivi.

Limitare i costi è un aspetto importante nella valutazione di una piattaforma cloud. La piattaforma Gig offre la possibilità di controllare i propri dati ed è possibile recuperare istantaneamente le informazioni anche in caso di errore umano o di sistema.

Le copie point-in-time (PIT) utilizzate sulla piattaforma sono strutturate in log e non richiedono la conservazione di copie complete dei dati in questo modo i PIT si recuperano velocemente e a un costo contenuto.

Oltre all’efficienza dello storage, la piattaforma riduce l’impatto operativo dei problemi del sistema di storage attraverso l’uso dell’autodiagnostica (Self Healing). L’autodiagnostica viene eseguita sia a livello software che hardware così da ridurre significativamente i costi operativi. Self Healing utilizza procedure e metodi noti per risolvere automaticamente i problemi che si verificano sulla piattaforma. Quando un problema specifico, per esempio, si riferisce al guasto di una componente hardware di archiviazione, l’auto-riparazione ricostruirà automaticamente i dati per garantire che non si verifichi alcuna perdita.

Il livello di calcolo utilizzato nella piattaforma si basa sull’hypervisor open source KVM(Kernel-based Virtual Machine) che consente di virtualizzare i carichi di lavoro e, di conseguenza, di avere un elevato rapporto di consolidamento sulla piattaforma cloud riducendo i costi di elaborazione dell’hardware.

Il livello di automazione di G8 trasforma il componente storage nella piattaforma cloud nativa semplificandone l’uso per l’utente finale. Questa funzionalità nativa del cloud consente ai clienti di implementare l’infrastruttura as a code e accelerarne l’implementazione. Il livello di automazione del cloud offre diverse funzionalità sia ai fornitori di servizi cloud sia ai clienti finali che utilizzano le risorse fornite.

Il livello di automazione della piattaforma cloud G8 offre un ambiente multi-tenantpronto all’uso che consente alle aziende di configurare il proprio data center virtuale in modo sicuro. L’autenticazione dell’utente, per ogni data center virtuale, viene eseguita attraverso un meccanismo di autenticazione a 2 fattori o tramite qualsiasi provider di autenticazione Oauth supportato che il cloud provider potrebbe voler utilizzare.

All’interno del data center virtuale ogni cliente ha la propria rete e firewall definiti dal software per garantire la massima sicurezza. Ogni virtual data center può supportare migliaia di macchine virtuali o carichi di lavoro senza le tipiche agilità e i limiti di scala dei cloud privati.

Giug dispone di numerosi meccanismi automatizzati di qualità integrati nella piattaforma. L’elevata disponibilità di macchine virtuali e container è garantita dal livello di automazione del cloud che utilizza un meccanismo di auto-riparazione, per superare i guasti sia hardware sia software nel caso in cui si verifichino.

L’interazione con il livello di automazione cloud può essere eseguita tramite un APIprotetta o tramite un’interfaccia utente intuitiva. Il livello di automazione di G8 Cloud consente ai fornitori di cloud di ottenere una visione dettagliata delle risorse (calcolo, storage e performance) che sono state utilizzate dai loro clienti sotto forma di unità cloud.

Fare edge con Gig Play

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