[ITA] Il come e perché dei video per il content marketing

Il video, e la loro componente visuale, rappresentano una forma di content marketing che non va assolutamente sottovalutata; ce lo confermano queste tre ragioni:Slide69

  1. Secondo Cisco, il traffico video raggiungerà il 69% di tutto il traffico internet globale entro il 2017, attualmente si attesta a una percentuale del 57%.
  2. Il numero uno è sicuramente YouTube con un miliardo di visitatori unici al mese.
  3. Non bisogna dimenticare che YouTube è di Google e che l’algoritmo del motore di ricerca privilegia sempre più i contenuti video. La presenza su YouTube è dunque fondamentale per ottenere la visibilità online tanto sperata.

Come e perché

Aumentare la visibilità, attrarre nuovo pubblico e promuovere il proprio brand attraverso i video è più semplice di quanto si possa pensare: è necessaria però una buona pianificazione nel momento in cui si decide di creare un video. Realizzarlo, invece, è possibile attraverso numerose piattaforme, anche gratuite tenendo conto che poi i video andranno anche condivisi attraverso i social network.

Pianificazione
Pianificare significa curare attentamente ogni minimo dettaglio senza tralasciare 5 elementi che sono fondamentali per la buona riuscita del video:

  1. Obiettivo: prefissare un obiettivo è fondamentale, cosa vogliamo veramente ottenere dal pubblico che visualizzare il video? Generare vendite? Traffico al sito web di riferimento? Partecipare a un evento? Aumentare la brand reputation? Qualsiasi sia l’obiettivo, va tenuto chiaro a mente.
  2. Pubblico: identificare il target di riferimento, ovvero a chi è indirizzato il video; identificare questo elemento sarà sicuramente più facile se l’obiettivo al punto precedente è stato individuato con cura. Impostare il target massimizzerà i risultati attesi.
  3. Messaggio: individuare il messaggio principale che si vuole trasmettere per raggiungere l’obiettivo il prima possibile: i video sono contenuti brevi è bene quindi andare subito al sodo. Il messaggio, poi, avrà maggiore possibilità di essere ricordato se fa leva sull’ironia, sulle emozioni e sui problemi e le soluzioni individuate per il target specifico. Se si vende un prodotto, il messaggio riguarderà sicuramente la qualità e il prezzo.
  4. Azione: per velocizzare l’utente a compiere l’azione desiderata è bene terminare il video con una call to action che solleciti a compiere l’azione, specificare una deadline faciliterà questo processo poiché l’utente ha solo pochi giorni per agire.
  5. Persuasione ed Engagement: creare engagement e far in modo che l’utente torni sul canale video è possibile offrendo coupon, o servizi gratuiti in cambio dell’indirizzo email o di un like su facebook; in questo modo si costruirà una relazione tra visitatore e azienda.

Ottimizzare

Non basta creare il video e metterlo online, ci sono delle piccole regole che non vanno sottovalutate per ottimizzare il contenuto video che andrà su YouTube:

  • Creare il canale sulla piattaforma di YouTube.
  • Considerare le risorse video come parte di una strategia comunicativa più ampia.
  • Strumenti e software per creare video di alta qualità e iniziare con la marcia giusta.
  • SEO e ottimizzazione degli elementi principali per i video (titolo, descrizione, tag) sia sulla piattaforma di YouTube che sul sito web in cui verrà caricato.
  • Trascrizione e file dei sottotitoli per far comprendere meglio al motore di ricerca il contenuto del video.
  • Filename con keyword ottimizzate per descrivere il video.
  • Assicurarsi che ogni video abbia la propria URL.
  • Permettere di inserire su altri siti il video linkando però al video originale.
  • Schema.org e i markup segnalati dal progetto di schema.org per una maggiore probabilità di vedere l’anteprima del video nella SERP.
  • Creare e inviare una sitemap per i video per indicizzare più velocemente e meglio i video.
  • Evitare di riempire i video e gli elementi ottimizzati di spam con keyword stuffing che rappresentano un elemento di negative SEO.
  • Metriche e analisi per tracciare i risultati raggiunti e misurare visite, permanenza, tempo di visualizzazione non vanno mai dimenticate.
  • Ottimizzare i video anche per Google News.
  • Se il nostro modello di business lo permette, utilizzare i live video o gli hangout su Google+ .

Su questo e altri temi ci possiamo confrontare. Ne vogliamo parlare?

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